Le agevolazioni per la rimozione dell’amianto in Italia
È da molto tempo ormai che è iniziato in Italia, ma anche in Europa, il processo di rimozione di lastre di amianto. L’uso che ne è stato fatto è stato così ampio che ancora oggi purtroppo è facile imbattersi in strutture realizzate con questo materiale che ormai tutti sanno essere tossico. Se doveste imbattervi in strutture che contengono parti in amianto è importante fare una ricerca, per esempio su https://www.professionalcoperturesrl.it/ per contattare un esperto che possa analizzare la situazione e procedere eventualmente con la rimozione.
Che cos’è l’amianto o Eternit
L’amianto o asbesto, conosciuto comunemente anche come eternit, è un materiale composto da minerali di consistenza fibrosa. Già nell’antichità, al tempo dei Persiani e dei Romani, si hanno testimonianze dell’utilizzo di questo materiale per vari scopi. Amiantos in greco significa “immacolato, incorruttibile, perpetuo” già dall’etimologia si intuiscono le grandi potenzialità di questo materiale che fu utilizzato infatti per la costruzione davvero di qualsiasi struttura, da edifici civili a privati, fino ad arrivare all’impiego per le tubature e acquedotti. A contribuire al successo, specialmente durante il 1900, furono le sue notevoli proprietà. L’amianto infatti è molto resistente alle alte temperature, alla trazione, è facilmente lavorabile, ha capacità fonoassorbenti, è un buon isolante termico ed elettrico e per di più costa poco.
Ha però anche un grande difetto: è cancerogeno. Il suo impiego si fermò infatti intorno al 1980 quando in seguito a denunce di operai si iniziarono a condurre studi sulla tossicità dell’amianto.
Tossicità e rimozione
La tossicità dell’amianto si verifica solo nel momento in cui le lastre presentano lacerazioni. In quel caso le fibre si liberano nell’aria, la respirazione di polvere di amianto è nociva perché provoca forme gravi di cancro ai polmoni o alla pleura. L’amianto si divide in due categorie in base al grado di facilità di lacerazione, esiste l’amianto compatto e l’amianto friabile. Quello compatto è meno tossico e riducibile in polvere solo attraverso l’utilizzo di macchinari, mentre quello friabile, come si può intuire dal nome, è sbriciolabile con le mani, per cui molto pericoloso.I metodi di rimozione e bonifica si distinguono in base al tipo di amianto che si ha davanti.Nel caso di amianto compatto le tecniche di bonifica sono: incapsulamento, confinamento o rimozione. Nel caso di amianto friabile la procedura è più complessa e prevede una prima fase di messa in sicurezza che prevede il confinamento e l’installazione di aspiratori e estrattori, a cui si succede poi l’incapsulamento, la rimozione e lo smaltimento in discarica.
Incentivi per la rimozione
Da fine anni ’90 in Italia è stata obbligata la rimozione di questo materiale dalle strutture, prevedendo anche degli incentivi. Nel 2021 le agevolazioni di cui si può fruire sono il Bando Isi Inail per le imprese e Ecobonus per aziende e privati. Per maggiori informazioni riguardanti i bandi consultare gli appositi siti. Ricordatevi che lo smantellamento di strutture in amianto è obbligatorio e deve essere svolto da professionisti preparati, competenti e attrezzati con gli strumenti giusti in modo da svolgere il lavoro in tutta sicurezza.